venerdì 23 aprile 2010

Legge elettorale: BOZZA BAGNOLI-DE DONATIS

Riduzione del numero dei parlamentari: 330 per la Camera, 165 per il Senato delle Regioni. Ritorno alla possibilità di scegliere i candidati attraverso le preferenze. Elezioni Politiche e Regionali nello stesso anno, due anni dopo le Europee. La Camera è eletta con un sistema simile a quello delle odierne elezioni Regionali. Vince il candidato Presidente che prende più voti, quindi no al doppio turno anche se non si raggiunge il 50%. Soglia di sbarramento al 4% sia per i partiti che si presentano da soli, sia per quelli interni a coalizione. Istituzione del premio di maggioranza (175 deputati) per garantire governabilità. Territorio italiano diviso in 165 circoscrizioni di popolazione omogenea. Ogni circoscrizione farà eleggere due parlamentari, scelti con il proporzionale a livello macroregionale (Nord-ovest, Nord-est, Centro, Sud, Isole). Ad eleggere propri esponenti saranno tutti i partiti che raggiungeranno il 4% a livello nazionale. In ogni macro-regione ogni partito eleggerà i propri rappresentanti nelle circoscrizioni in cui quel partito ha preso più voti. Disincentivi economici per chi cambia gruppo in parlamento. Il Presidente del Consiglio sarà eletto direttamente dal popolo (appunto come le odierne regionali). Possibilità di voto solo al Presidente o di voto disgiunto. Il premio di maggioranza è dato in base al candidato vincente. Se il Presidente non riceve più la fiducia dalla Camera si ritorna al voto.
Il Senato non dovrà dare nessuna fiducia al Presidente e quindi durerà comunque 5 anni anche se la Camera si dovesse sciogliere.
Non c’è una vera e propria elezione per il Senato, dato che si voterà per le Regionali ed in base al loro risultato verranno eletti esponenti di ogni regione che andranno a costituire appunto il senato delle regioni che si occuperà di temi diversi da quelli della Camera, legati alle regioni. Gli esponenti saranno 11 per la Lombardia, 9 per le 8 regioni più popolose(Campania, Lazio, Sicilia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna, Puglia e Toscana), 8 per le successive 8 (Calabria, Sardegna, Liguria, Marche, Abruzzo, Friuli, TAA, Umbria), 6 per le 3 più piccole (VDA, Molise e Basilicata). Seggi da attribuire con il proporzionale, al quale parteciperanno solo i partiti che superano il 5% su scala regionale.

P.S: visti i numerosi commenti, vorrei far notare che questa è solo una prima bozza. Perciò criticate pure, le critiche sono sempre costruttive e questa bozza evolverà nel tempo anche grazie al vostro contributo, ma non vorrei che pensaste che in poche righe si possa rivoluzionare il mondo!
21 commenti
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...