venerdì 14 gennaio 2011

Referendum fiat - LIVE

Al referendum sull'accordo per il rilancio dello stabilimento di Mirafiori hanno votato 5.213 lavoratori su 5.431 aventi diritto. Lo riferisce la Fim. Alle urne si è recato dunque il 99% dei presenti e il 96% del totale dei lavoratori. Si è superata l'affluenza registrata a Pomigliano, fanno sapere fonti sindacali

Nei commenti avevo pronosticato un 58 a 42 per i Si. Che ci  sia andato vicino? Commentate anche voi!



Concluso lo spoglio del primo e del nono seggio il risultato è sorprendente. Vince il no in entrambe.Con il 54%. Ma si tratta di seggi relativi alla catena di montaggio.
Al primo seggio - risultato definitivo - sono 362 i "no" e 300 i "sì", al montaggio delle carrozzerie: 54,6% no, 45,4% sì.
Al nono seggio - risultato definitivo - ha vinto il no col 54% dei voti: 362 no, 302 sì.

Nel primo seggio scrutinato la FIOM nel 2009 ha preso il 22% in linea con il dato generale. Il valore dei COBAS, anche loro per il no, era del 7%. Totale 29% Ora siamo al 25% in più: http://www.fiomtorino.it/img/UserFiles/File/RIEPILOGO%20elezioni%20rsu%20mirafiori.pdf

Verso le 20 si parlava di un rapporto 3 a 1 per il SI. Subito dopo si parlava di un 60-40 per il si. Cifra che si abbassata sempre più: gli amministrativi sono 400/500 su oltre 5000 e potrebbero fare la differenza

FIAT : dopo 3 seggi per il NO 1215 per il SI' 1023: dopo più di 2mila voti il no conduce con il 54% dei voti!
ormai il dato è chiaro. tra i "terzi livelli" il no ha prevalso. il plebiscito sembra essere fallito.

3.25 - Rischio congelamento
Nel secondo dei seggi scrutinati (numero 8 montaggio) mancano all’appello 58 schede ed è probabile si vada al «congelamento» del voto del seggio. Sulle schede che sono state scrutinate ci sono 407 no, 360 sì e 11 tra bianche e nulle. All’appello - riferiscono fonti sindacali - mancano 58 schede.

Perchè tutto ciò mi ricorda il 2006? 

Secondo una proiezione di termometro politico, basata sui dati parziali dello scrutinio e su un exit poll condotto all'uscita e all'entrata di tutti i turni dello stabilimento di Mirafiori, sommando i voti ottenuti dal No nei primi seggi all'orientamento stimato tra i circa 400 impiegati, nettamente favorevole al Sì, il Sì dovrebbe totalizzare circa il 52% del totale, contro il 48% del No.


la Commissione elettorale si divide: una parte procede al riesame delle schede del seggio numero 8 e all'esame degli elenchi elettorali per risolvere il giallo delle 58 schede mancanti. Il resto va avanti con lo scrutinio del seggio 7 (sempre nel reparto montaggio). Se non si dovesse chiarire il mistero delle schede mancanti, il voto complessivo sull'accordo di Mirafiori rischia di essere invalidato.

Dal secoloXIX:
La possibile spiegazione del «giallo» delle decine di schede «scomparse» nel seggio 8 del referendum di Mirafiori potrebbe consistere nel fatto che 4 grandi seggi (il numero 8 `congelato´, il 7, il 6 e il 5) sono stati allestiti in un’unica grande sala di un ex ristorante e quindi i votanti avrebbero potuto introdurre le schede non nelle urne non del seggio di appartenenza. Secondo ex lavoratori delle carrozzerie esperti della fabbrica, la commissione dovrà procedere allo scrutinio di tutti i seggi allestiti in questa sala per poter evidenziare se davvero manca un numero cospicuo di schede all’appello. Le previsioni che vengono effettuate dalle stesse fonti di fabbrica, analizzato l’attuale andamento del voto, anticipano un possibile vantaggio del no in tutti i seggi dei lavoratori del montaggio, probabilmente i più penalizzati dall’accordo, e quindi il seggio 9, 8, 7 e 6. I seggi 3 e 4 destinati agli addetti alla verniciatura, con un numero nettamente minore di voti totali, tra i lavoratori più esperti delle carrozzerie, vengono ritenuti a leggera maggioranza di si. Per i seggi 1 e 2 degli operai della lastratura si prevede un sostanziale testa a testa. A questo punto potrebbe risultare determinante il voto dei 441 impiegati del seggio 5, che le fonti di fabbrica ritengono essere una grandissima maggioranza a favore del sì.

finale seggio 7: si 349 no 374

Dopo lo scrutinio dei primi tre seggi allo stabilimento di Mirafiori e 2.180 schede esaminate il no all'accordo è in vantaggio con il 52,43% e 1.143 voti contro il 47,57% dei sì (1.011 voti). Le schede bianche o nulle sono 26 ('1,19%). ("La Repubblica")

Risolto il giallo delle 58 schede che mancavano all'appello durante lo scrutinio del secondo seggio (il numero 8 al montaggio): la Commissione elettorale ha accertato che erano state vidimate più schede rispetto al numero dei votanti del seggio. In realtà il totale dei voti non era 836 ma 775. Il risultato finale, dunq...ue, viene convalidato con 361 sì e 407 no, mentre le 7 schede effettivamente mancanti sarebbero finite nel seggio numero 6.



 i voti favorevoli  alla fine sono stati il 54%, quelli contrari il 46%
l risultato è decisamente al di sotto di quello di Pomigliano, dove quest'estate i sì avevano ottenuto il 63% e i no si erano fermati al 36%. Decisivo, per la vittoria del sì a Mirafiori, l'apporto degli impiegati, che hanno votato in massa a favore dell'accordo voluto da Marchionne: su 441 voti espressi, solo 20 tra i colletti bianchi hanno respinto l'intesa, mentre 421 l'hanno approvata. 

Il peso degli impiegati alla fine è stato risolutivo per far pendere la bilancia a favore del sì, anche se il voto favorevole è prevalso di un soffio, solo 9 schede su oltre 4mila 500 anche tra le tute blu. Nelle aree operaie dove maggiore sarà l'effetto della rivoluzione di Marchionne, infatti, i sì e i no sono praticamente arrivati pari. Al montaggio e in lastratura la riduzione delle pause, e la nuova turnistica che potrebbe anche arrivare a prevedere dieci ore di lavoro consecutivo, sono stati bocciati dalle tute blu: al montaggio con oltre il 53% di no, mentre in lastratura la percentuale di coloro che hanno respinto l'accordo è stata leggermente inferiore. A sostegno del sì invece, oltre agli impiegati, il voto della verniciatura e di coloro che svolgono in modo continuativo il turno di notte, quello che viene considerato un privilegio concesso dall'azienda per l'aumento in busta paga determinato dalle indennità per l'orario di lavoro particolarmente disagiato.[la Repubblica]


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