Nota metodologica
Periodo di effettuazione delle interviste: 10 Dicembre 2010 - 15 Gennaio 2011
Modalità di somministrazione questionari: Interviste telefoniche con il sistema Cati
Campione: In ognuna delle circoscrizioni/regioni mille interviste ad un campione disaggregato per sesso età ed area di residenza. Totale: 19.000 interviste. Per le circoscrizioni estere si è effettuata una elaborazione sulla base delle precedenti elezioni del 2006 e 2008
TOTALE CDX (Lega, Pdl, La destra) : 42,5% (INV)
TOTALE CENTRO (Udc, Fli, Mpa, Api): 14,0% (+0,5%)
TOTALE CSX(Compresa la Fds) : 40,0% (-1,0%)
MOVIMENTO 5 STELLE +ALTRI : 3,5% (+0,5%)
Sondaggio e proiezioni danno vita a tre scenari: uno "normale", uno molto favorevole al centrodestra, uno molto favorevole al centrosinistra. In nessun caso uno schieramento supererebbe quota 155 senatori quando per una maggioranza risicata ce ne vogliono 158 (sui 315 seggi del Senato), e almeno 165/170 per reggere davvero un governo.Ipr Marketing ha dunque "certificato" quello che appariva probabile: col sistema di voto del Senato, infatti, lo sbarramento al di sotto del quale non si ottengono seggi in ciascuna regione è del 20% per una coalizione, dell'8% per un singolo partito e del 3% per ciascun partito all'interno di una coalizione. E' chiaro che il Terzo Polo, in caso di voto anticipato, si presenterà dappertutto come un unico partito per garantirsi seggi in tutte le regioni. E ci riuscirebbe. Stando ai dati Ipr, infatti, solo in Molise, Trentino e Valle d'Aosta i centristi uscirebbero a mani vuote. E in almeno dieci regioni otterrebbero più di un seggio con punte di 5 in Piemonte e Campania e addirittura 6 in Sicilia. Una situazione che si conferma in tutti e tre gli scenari presi in esame: il Terzo Polo raggiungerebbe sempre i 44 seggi, largamente sufficienti per impedire il prevalere di una delle due coalizioni.
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