giovedì 19 maggio 2011

Elezioni amministrative 2011: i risultati di Sinistra Ecologia Libertà

Dopo l’ottimo risultato dei candidati di centrosinistra nelle elezioni amministrative di ieri, è il momento di fare i conti in tasca anche ai partiti. In particolare il nostro partito, Sinistra ecologia libertà, che è alla sua terza prova di peso nazionale, dopo le elezioni europee del 2009 e le regionali del 2010.
SEL ha già ottenuto importanti successi grazie ai risultati dei suoi candidati sindaci, che vanno al ballottaggio a Milano, Cagliari, Cosenza (anche se qui i risultati sono deludenti per la sinistra nel complesso, e rischiano di consegnare per la prima volta la città alla destra) e Iglesias. Ma quali sono i risultati della lista nelle varie città e province?

Nelle tabelle qui sotto ho riportato i risultati di questi tre anni di SEL nei luoghi dove si è votato domenica e lunedì. Fare un confronto diretto comporta dei problemi a causa della diversa composizione del partito nelle diverse elezioni: nel 2009 SEL comprendeva anche Verdi e socialisti, che hanno poi deciso di staccarsi, anche se in alcune regioni e città hanno presentato liste comuni con noi. Detto questo, alcune considerazioni – senza pretesa di scientificità – possono essere fatte.

Elezioni amministrative 2011, risultati di SEL nei comuni capoluogo.
Elezioni amministrative 2011, risultati di SEL nelle province
I dati delle elezioni europee del 2009 e delle regionali 2010 in Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia – Romagna, Lazio e Campania sono tratti dall’Archivio storico delle elezioni del sito del Ministero dell’Interno.
I dati delle elezioni regionali del 2010 di Toscana, Marche e Puglia sono tratti dai siti elettorali delle rispettive Regioni. I dati delle elezioni regionali della Calabria non sono disponibili in quanto il sito regionale apposito non è funzionante.
I dati delle elezioni amministrative del 2011 sono tratte dal sito de La Repubblica.

Come si vede, SEL aumenta in misura cospicua in tutto il centro-Nord: anche se le percentuali in sé non sono spettacolari (parliamo di cifre tra il 4 e il 6%), in molti casi il consenso raddoppia o triplica rispetto alle regionali del 2010, e anche in confronto al 2009 il miglioramento è evidente. Se da un lato la candidatura di Pisapia non ha portato a un exploit a Milano, dove il partito è aumentato di poco, dall’altro ci sono risultati notevoli a Bologna e nella provincia di  Gorizia. Forti aumenti anche in Sardegna, dove i candidati sindaci di SEL Zedda e Testa hanno, qui sì, fatto da traino per il partito a Cagliari e Iglesias.
La situazione cambia completamente scendendo al Sud (con il Lazio che fa da perno: a Latina le percentuali rispetto al 2009 sono quasi invariate): se a Barletta e in provincia di Campobasso il calo di voti è leggero, in Campania e Calabria assistiamo a forti perdite di voti, con il caso estremo del comune di Reggio Calabria dove SEL  crolla sotto l’1%.
Questo forte calo però si ridimensiona se consideriamo che, nel 2009 e nel 2010, in queste regioni SEL si presentava insieme al partito socialista, che ha ancora un certo pacchetto di voti da queste parti, e che alle comunali dei giorni scorsi si è invece presentato da solo nei comuni considerati. Resta comunque un segnale da non sottovalutare, anche in considerazione dell’importanza del ruolo del Meridione nella visione politica del partito: sarebbe un grave problema perdere il consenso elettorale proprio in queste regioni che più hanno bisogno di un superamento dei vecchi schemi di potere.
Ho riportato solo i dati delle province e dei comuni capoluogo, non avendo il tempo materiale di fare questa comparazione per tutte le città in cui si è andati a votare. Tuttavia, se confrontiamo i dati delle province a quelli dei comuni (con particolare riferimento a quelli dove si è andati a votare per entrambi, come Reggio Calabria, Trieste e  Ravenna), vediamo che a livello provinciale la crescita del partito è più accentuata (o, nel caso di Reggio, il calo più contenuto). Non si possono trarre deduzioni su un numero di casi così esiguo, ma se questo dato dovesse essere confermato starebbe a indicare che la diffusione di SEL non è concentrata solo nei centri più grandi – come spesso accade a partiti di opinione – ma anche nei comuni minori e di provincia. Questa eventualità, unita alla crescita del partito nel centro e nel Nord, dimostra che Sinistra ecologia libertà ha abbandonato lo status, che ha avuto sino a oggi, di partito prevalentemente meridionale, ed è ormai una realtà di livello nazionale, anche se ancora di piccole dimensioni. La dirigenza di SEL dovrà tenere conto di questa evoluzione per decidere i comportamenti futuri del partito.

di Angelo Scotto
Comments
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...