sabato 21 gennaio 2012

I forconi, la protesta, la politica: il lato oscuro della Forza...d'Urto

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Del movimento dei Forconi-Forza d'Urto-Forza Nuova, è stato detto e scritto molto, in questi giorni. I toni entusiastici dei primi giorni, sui social network, stanno lasciando spazio alla protesta per la protesta, come non era difficile immaginare. 

Autotrasportatori, pescatori e agricoltori tengono la Sicilia sotto scacco da quasi una settimana e la protesta pare destinata a proseguire ad oltranza, con buona pace della protesta stessa. Si, perché la protesta ad oltranza cancellerà ogni sentimento di condivisione, comprensione e simpatia che il resto dei siciliani hanno avuto, se mai l'hanno avuto, nei confronti delle manifestazioni e dei blocchi stradali. 

Il danno economico di questa settimana di passione sarà difficile da quantificare, chi ci guadagnerà saranno coloro che nei giorni scorsi hanno venduto la benzina, in nero, a 2,50-3,50-5 euro al litro, saranno quei commercianti che, causa il blocco delle merci, hanno raddoppiato il prezzo dell'acqua minerale, saranno quei politici che stanno cavalcando la protesta per trovare o ritrovare un posto nella politica che conta, campioni della cara vecchia arte del riciclo in salsa siciliana.

In questi giorni, infatti, si sono avvicendati, quali capipopolo della protesta, diversi esponenti di quella classe dirigente che ha portato la Sicilia sull'orlo del baratro, votata convintamente da alcuni (tanti, molti?) di quelli che passano le notti all'addiaccio in nome di una dignità da ritrovare, concetto nobile e condivisibile ma spesso aleatorio. 

Bene, cari manifestanti, da cittadino comune, non mi sento di condannare il senso della vostra protesta, che in parte è sacrosanto. Forse può essere condannato il metodo, visto che a pagare le spese di questi blocchi, saremo noi, tutti quanti, voi compresi. 

Una cosa, però, mi sento di condannare con forza: la classe dirigente che ci ha governati indegnamente per vent'anni è stata scelta anche da voi, tramite lo strumento democratico del voto. Troppo semplice e troppo facile protestare adesso dopo anni di immobilismo e connivenza con persone che hanno sempre ottenuto il voto dandovi in cambio promesse di miglioramento (mai rispettate) o finanziamenti inutili, perché non supportati da un misero piano di sviluppo per la nostra terra.

Cari manifestanti, guardate con attenzione il vicino che vi sta accanto e chiedetevi se ha intenzione di usarvi. Guardate con altrettanta attenzione chi ora sembra che vi stia dando contro. E chiedetevi se, per caso, non possa avere ragione.

Raido

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