E’ sicuramente la sfida più attesa nell’ambito della tornata elettorale destinata a rinnovare numerosi consigli comunali e provinciali nel 2011. Stiamo parlando di Milano, dove, nonostante manchino ancora diversi mesi all’apertura ufficiale della campagna elettorale, è già cominciata la battaglia per la poltrona più alta di Palazzo Marino. In fermento soprattutto il fronte del centrosinistra, alle prese con le primarie in programma il 14 Novembre. Un architetto di fama mondiale nonché a lungo braccio destro di Letizia Moratti, un apprezzato avvocato in quota SeL, l’ex presidente della Corte Costituzionale e un outsider. Quattro uomini, quattro mondi diametralmente opposti che più diversi non si può, accomunati dalla volontà di succedere a lady Moratti. Stefano Boeri, curatore del masterplan dell’Expo 2015, è il candidato ufficiale del Pd che, dopo una tormentata discussione ha scelto di puntare sull’archistar, preferendolo ad un altro pezzo da novanta dell’intellighenzia meneghina come Onida, particolarmente apprezzato negli ambienti cattolici ed in grado di raccogliere il consenso dei moderati. Stando ai sondaggi, la vera sorpresa della consultazione fra i militanti e i simpatizzanti del centrosinistra potrebbe essere Giuliano Pisapia, un passato in Rifondazione comunista, conquistato di recente da Sinistra, ecologia e libertà. A chiudere il poker di aspiranti sindaci Michele Sacerdoti, ambientalista ed attivista da anni in prima linea nelle battaglie a sfondo ecologico che riguardano la città. Secondo un rilevamento realizzato da Lorien consulting, a raccogliere il più alto tasso di fiducia è proprio l’ex deputato di Rifondazione con il 72%, seguito da Boeri al 62%, Onida al 48% e Sacerdoti al 2%. Il principe del foro meneghino risulta anche il più conosciuto. Il suo tasso di notorietà fra gli elettori propensi a recarsi ai seggi il 14 Novembre tocca l’87%, tallonato dall’83% del padre dell’Expo. L’ex numero uno della Corte Costituzionale si attesta al 65% mentre il propugnatore della causa ambientalista chiude la classifica al 24%. Sulle intenzioni di voto pesa l’elevato numero di indecisi, stimati attorno al 34%, segno che la competizione deve ancora entrare nel vivo. Fra quanti hanno già deciso chi votare, è in testa l’ex presidente della commissione Giustizia con il 34%. Nove punti in più rispetto al 25% assegnato a Boeri. Più lontani gli altri due competitor: Onida al 6% e Sacerdoti all’1%. Per Lorien consulting la partecipazione alle primarie è destinata a crescere: 90mila i votanti rispetto agli 83mila del 2005. Insomma, questa volta l’opposizione ci crede e punta al colpaccio. A rilanciare le speranze anche un sondaggio di Ispo pubblicato su Il Corriere della Sera, che accredita un testa a testa fra i due candidati più quotati : il 27% voterebbe Pisapia, il 24% Boeri, l’11% l’ex togato, il 3% l’attivista di Legambiente. Ma le novità più interessanti emergono dal confronto diretto fra i quattro aspiranti candidati del centrosinistra e l’attuale inquilino di Palazzo Marino, che nelle quattro ipotesi prese in considerazione figura sempre in vantaggio ma con il rischio abbastanza concreto di andare al ballottaggio. La Moratti vincerebbe 41 a 35 con Pisapia, 40 a 33 con Boeri. Meno ardue le sfide con Onida (42 a 29) e Sacerdoti (42 a 22). Resta consistente l’ipotesi di un secondo turno in attesa della definizione ufficiale delle coalizioni e dei candidati, sui quali, da una parte e dall’altra, regna ancora molta confusione. Per ora i riflettori sono puntati sulla consultazione interna all’opposizione, convinta più che mai di poter sferrare l’attacco decisivo per la conquista della “capitale” economica ed industriale del nord, da tempo saldamente in mano al centrodestra. Ma per avere chance reali serve un candidato credibile, uno schieramento omogeneo ed un programma in grado di attrarre l’elettorato meneghino. Al momento la battaglia sembra ristretta a due contendenti, con l’ex togato a fare da terzo incomodo. Chi sarà il vincitore destinato a scendere in campo per tentare uno storico cambio di maggioranza? Un esponente della società civile, orgoglioso di rimarcare la propria autonomia dai partiti oppure uno dei volti più noti della città che può contare su fiducia e popolarità acquisite in tanti anni di militanza all’insegna delle battaglie civili e sociali?
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Upgrade: oltre ai sopracitati sondaggi nei giorni scorsi ne sono usciti altri due:
- SWG che sonda le intenzioni di voto ai partiti dei milanesi rilevando un minimo vantaggio delle liste di centrodestra (45%), rispetto a quelle di sinistra (42,5%)
- GM&P srl che benchè indichi il centrosinistra molto dietro il centrodestra per quanto riguarda le liste, mostra come Boeri (il sondaggio è commissionato dal PD) sia solo 2 punti dietro la Moratti.