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Quello che conta, si sa, è il risultato finale. Ed il dato assoluto, indipendentemente dal significato che gli si vuole dare, è netto: 57,02 di affluenza finale (54,81 contanto i voti all'estero), ben sette punti sopra il quorum necessario affinché i referendum siano validi.
E’ comunque interessante osservare la distribuzione regionale, che come prevedibile non ha fornito valori omogenei; un po’ a sorpresa, si piazza al primo posto il Trentino Alto Adige, con un ottimo 64,61. Seguono a ruota l’Emilia Romagna, con il 64,14, e la Toscana, con il 63,57; come al solito, le regioni “rosse” non deludono mai. Da segnalare il risultato del Veneto, che ottiene un buon 58,93 pur essendo tra le regioni meno a sinistra di Italia.
In coda troviamo la Calabria, che chiude al 50,36 ma comunque sopra al quorum. Penultimo posto per la Campania, che non va oltre al 52,28, preceduta di poco dalla Puglia, che si ferma al 52,53. Tra le regioni di centro-sud si impone il Lazio, al 58,91e trainato dalla capitale (60,57), mentre al nord arranca la Lombardia, al 54,36.
Passando alle provincie, il cuore democratico di Italia si dimostra Reggio nell’Emilia, con un fantastico 68,46, precedendo la rossa Firenze al 67,51 e Bolzano con il 66,68. In coda troviamo invece Crotone, con un deludente 45,11, appena preceduta da Vibo Valentia con il 46,69 e da Sondrio, che con il 48,65 si rivela l’unica provincia del centro-nord al di sotto del quorum. Tra le più deludenti al nord Piacenza, che con il 53,69 si ferma oltre 10 punti sotto il dato regionale, mentre spicca il dato di Medio Campidano, che con il 64,08 ottiene un risultato da “regioni rosse”.
Venendo ai comuni capoluogo, svetta il piccolo comune di Urbino, con il 71,73, davanti a Livorno, che raggiunge quota 68,32, e l’ottima Cesena, al 67,87. Tutti in Sicilia i tre capoluoghi di provincia con minor affluenza, rispettivamente Catania, al 43,22, Trapani al 45,10 e Messina al 47,99. Interessante il dato di Caserta, che con il 57,74 fa sette punti e mezzo più della provincia, mentre Siracusa, con il 50,35, ne perde quasi sei
La sfida tra le grandi città la vince infine Genova, con un imperioso 61,17, che supera di poco Roma, al 60,57. Si difende alla grande Torino, con il 60,09, mentre Milano con il 52,05 riesce a precedere Napoli, al 49,27, e Palermo, che chiude questa classifica con il 48,51. Ultima curiosità: il comune che fa registrare l’affluenza più alta sembra essere Massello, in provincia di Torino, con uno stratosferico 85,71; a chiudere invece Peschici, nota località balneare in provincia di Foggia, con un misero 23,42… tutti al mare?
Pablito
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