Si arresta il calo
dell’affluenza, che per mesi è stata data in continuo ribasso. Oggi si
recherebbe alle urne il 55% degli elettori, come ad inizio mese di
Ottobre. L’affluenza pare essere più
alta nelle zone rosse (Toscana, Emilia Romagna, Marche, Umbria), più o meno in
media al Nord e più bassa al Sud.
Questa volta abbiamo eliminato il
calcolo per coalizioni, visto che, a parte la costituita “Italia Bene Comune”
(Pd, Sel, Psi), nulla si sa sulle mosse degli altri partiti.
Partiamo proprio dal csx: brusco
il calo di Sel, forse dovuto alla poca esposizione mediatica in questo periodo
e all’attesa per il pronunciamento dei giudici sui presunti guai giudiziari di
Nichi Vendola (per dovere di cronaca, segnaliamo la completa assoluzione del
governatore pugliese). Questo calo è comunque compensato dalla poderosa
crescita del Pd, ormai oltre il 28%. La coalizione “Italia bene comune” si
attesta ad un ottimo 35,2% e risulterebbe vincitrice in ogni caso, anche se il
cdx corresse unito con la Lega. Per quanto riguarda la distribuzione
territoriale, il csx vincerebbe a mani basse ovunque, persino nelle zone a lui
meno favorevoli. Il cdx resterebbe competitivo solo in Sicilia (se corresse
unito) e nel Nord-Ovest, molto meno in Veneto, verso l’estinzione
nelle zone rosse.
Idv soffre molto l’isolamento e
continua a perdere consensi. Difficile credere in un’inversione del trend negativo,
soprattutto in questo periodo in cui ci si prepara alle primarie del csx, da
cui la formazione di Di Pietro è stata esclusa.
Calano tutti i partiti dell’ex
Terzo Polo, che resta importante, soprattutto per merito dell’Udc, solo al Sud
e in Sicilia, come le recenti elezioni ci hanno mostrato.
Terremoto nel cdx: i recenti
scandali, che hanno coinvolto il Pdl in Lazio e in Lombardia, hanno dato il
colpo di grazia ad un partito morente, in calo continuo da mesi, oggi ad un
misero 15%. Il dato stupisce ancora di più se visto per zone: il Pdl è ridotto
al lumicino nelle zone rosse (leggermente oltre il 11%), male anche nelle ex
roccaforti del Sud, ma comunque sopra la media nazionale, molto male nel Triveneto (Veneto, FVG e TAA).
La Lega è più o meno stabile,
guadagna qualcosa la Destra, spinta soprattutto dal dato siciliano, dove lo
sconfitto Musumeci (La Destra) correva come candidato governatore per tutto il
cdx.
Il vero vincitore di questa
rilevazione è certamente il MoVimento 5 Stelle, che avanza di 3 punti
percentuali. La crescita è più evidente al Sud (quasi 5 punti) e in Sicilia
(dove raddoppia i consensi).
Esordio per altri due soggetti
politici: il Partito Pirata (0,2%) e Fermare il Declino, movimento di Oscar
Giannino, che parte da un buon 0,8%.
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