Vi invitiamo a diventare nostri fan su facebook, cliccando qui
Salve amici, rieccoci con la puntata numero 76 dei Sondaggi d'America.
Cominciamo questo post con l'intervista a Rino, il vincitore del Concorso BiDiMedia sulle elezioni americane.
1) Per quale dei due candidati tifavi o provavi della simpatia e soprattutto perché?
Rino: Convintamente Obama. Al di là di alcuni errori in politica economica, Obama ha il merito di aver riportato gli Usa al entro della scena internazionale come guida del mondo libero e non più come forza imperialista. Ho apprezzato le grandi battaglie e le grande conquisti sui temi etici dove, prima del suo avvento, gli Usa dimostravano una chiusura etica e sociale con pochi esempi al mondo. Ho apprezzato il coraggio di lottare contro le lobby come quella delle assicurazione sanitarie in modo che nessun cittadino fosse ritenuto di serie B davanti al diritto alla salute e infine ciò che ha fatto a Detroit salvando migliaia di posti di lavoro. inoltre i suoi avversari francamente erano inguardabili: un miliardario (Romney ndr) che poco conosce dei problemi della classe media ed un giovane (Ryan, ndr) vecchio nell'animo, oscurantista che avrebbe messo a repentaglio, forse con le sue idee sull'aborto, migliaia di madri.
2) Entrambi i candidati hanno avuto dei periodi più favorevoli a loro e periodi in cui si sono trovati più in difficoltà. Per te quali sono stati i periodi più favorevoli e difficoltosi per Obama e Romney ?
Rino: Obama, secondo me, al contrario di quanto si pensi o lasciavano pensare i sondaggi, non ha mai avuto periodi bui. Probabilmente l'unico momento difficile è stato quello dopo la tragedia Libica ma è stato bravo a riprendersi nel secondo dibattito. Poi, certo, ci sono stati dei piccoli problemi dopo il primo dibattito dove era troppo ibrigliato ma poi invece abbiamo visto quando è tornato se stesso...
Per quanto riguarda Romney credo che la sua possibilità di elezione sia sparita dopo l’ennesima gaffe, che tutti ricordiamo, sul 47 % di Americani che non lo avrebbero votato. Sicuramente il primo dibattito è stato il suo punto migliore, ma poi si è spento (anche per la tradizione secondo la quale gli sfidanti spesso vincono il primo dibattito).
3) In molti hanno criticato la scelta di Paul Ryan come candidato alla vicepresidenza del ticket republicano. Cosa ne pensi di Ryan e soprattutto potrà assumere un ruolo di maggior rilievo nel GOP?
Rino: Il mio pensiero su Ryan l'ho già espresso alla fine della prima domanda: inutile continuare. Sul suo futuro? Mi auguro di non rivederlo più in quelle posizioni. Comunque credo che gli americani siano molto più avanti di Ryan e lo hanno dimostrato. Le tesi di Ryan rappresentano una America che forse è ancora radicata in qualche Stato del Sud e in qualche segmento ultraconservatore Repubblicano. Infine credo e mi auguro che presto uscirà di scena anche quell'altro personaggio, poco serio (diciamo cosi), che prende il nome di Sarah Palin.
4) Gli occhi sono già puntati al 2016. In molti sostengono che una discesa in campo di Julian Castro, sindaco di Sant’Antonio (Texas) in ticket con Hillary Clinton (considerata la favorita delle primarie democratiche) possa rimettere in gioco uno stato da sempre feudo rosso come il Texas e farlo rimanere nella colonnina dei Blue States per generazioni, impedendo il ritorno di un republicano alla Casa Bianca. Le speranze del GOP di riconquistare il potere sembrano essere nelle mani di tre astri nascenti del Partito: Marco Rubio, Paul Ryan e Chris Christie. Per te cosa succederà nel 2016?
Rino: Da qui al 2016 tutto può cambiare. Dipenderà anche da cosa farà l’amministrazione Obama. Io mi auguro di vedere uno scontro tra Julian Castro e Marco Rubio: una sfida tra giovani con il primo che a mio avviso è il continuare dell’era Obama, mentre il secondo può dare un impulso moderno ad un Gop ancora oggi ancorato a vecchi schemi. Infine credo francamente che Hillary Clinton , ancora durante il caso Libia, abbia dimostrato che non basta essere stata First Lady per essere un buon comandante in capo.
Ora invece vi aggiorniamo sulle sfide sia per i governatori del 2013 (Virginia e New Jersey) e del 2014 e sia per il rinnovo del Senato ,con nuovi sondaggi (spesso della PPP).
Ricordiamo che i margini con cui consideriamo uno stato TossUp , Leaning, Likely e Solid per il momento sono molto larghi. Più ci avvicineremo alle elezioni, più i vari margini saranno sempre più stretti.
SENATO
Cominciamo dal Colorado. Nel 2008 vinse, di 10 punti, il democratico Mark Udall. L'ultimo sondaggio dà Udall in vantaggio nei confronti di un candidato repubblicano , di 7 punti. Al momento DEM LEANING.
Ora ci spostiamo in Iowa. Qui nel 2008 vinse nettamente il democratico Tom Harkin. Oggi Harkin è 8 punti sopra un ipotetico candidato republicano. Per il momento diciamo DEM LEANING, ma non escludiamo l'ingresso nei likely.
Nel 2008 il seggio del Michigan andò al democratico Carl Levin. La PPP, nel suo ultimo sondaggio, dà Levin avanti di 12 punti su qualsiasi candidato republicano. DEM LIKELY
Ora in Maine. Nel 2008 qui stravinse la repubblicana Susin Collins. L'ultimo sondaggio disponibile dà la Collins avanti di ben 38 punti. Senza alcuna ombra di dubbio, diciamo REP SOLID.
Ora l'Oregon. Qui la PPP ha testato tre sfide dirette tra il senatore democratico uscente, Jeff Merkley, e tre potenziali sfidanti republicani. Merkley ha 17 punti di vantaggio su Allen Alley, 18 su Bruce Hanna, 20 su Bruce Starr, 5 su Greg Walden e 4 su Gordon Smith. Per il momento DEM LIKELY.
Infine l'Illinois. Il senatore democratico uscente, Dick Durbin, secondo l'ultimo sondaggio della PPP è avanti di 14 punti, per 52% a 38%, nei confronti di un republicano generico. Analizzando le varie sfide , vediamo che Durbin ha un vantaggio di 21 punti su Bob Dold, di 22 su Patrick Hughes e di 25 su Joe Walsh. Senza ombra di dubbio diciamo DEM SOLID.
Per le altre sfide non ci sono sondaggi o questi sono troppo vecchi, però possiamo dare per favoriti i candidati democratici in Delaware, Massachusetts, Virginia, New Mexico, Rhode Island, Minnesota, Montana, New Jersey e New Hampshire. Invece i republicani sono favoriti in Alabama, Idaho, Mississippi, Nebraska, Oklahoma, South Carolina, Tennessee, Texas, Wyoming, Georgia e Kentucky. Invece c'è una situazione di incertezza in West Virginia, South Dakota, Alaska, Arkansas, Louisiana e North Carolina.
GOVERNATORI
Ricordiamo che pochi dei governatori in carica hanno dichiarato se si intendono ricandidarsi o no.Tra coloro che si sono resi disponibili ci sono i Governatori di Florida, Nevada e Idaho.
Cominciamo dalla Florida. Nel 2010 vinse, di poco più di un punto, il candidato republicano Rick Scott. L'ultimo sondaggio dà un ipotetico candidato democratico avanti di 4 punti su Scott: 48% a 44%. Margine recuperabile, ma nonostante ciò diciamo TOSS-UP
Ora in Ohio. Nel 2010 vinse il republicano John Kasich, ex conduttore di FoxNews, di 2 punti percentuali. L'ultimo sondaggio disponibile dà Kasich avanti di un punto contro un ipotetico candidato democratico. TOSS-UP
Ci spostiamo in Maine. Nel 2010 , in una stranissima elezione , vinse il republicano Paul LePage. Oggi il suo tasso di approvazione è del 41%, contro il 51% di disapprovazione. Infatti, il governatore LePage, sarebbe battuto da un ipotetico sfidante democratico di ben 8 punti, per 49% a 41%. Per ora DEM LEANING, ma non escludo un ritorno nei toss-up.
Ora in Pennsylvania. Nel 2010 vinse di ben 9 punti il republicano Tom Corbett. L'ultimo sondaggio disponibile dà un generico democratico avanti di 10 punti su Corbett (47-37). Inoltre il tasso di approvazione di Corbett è molto basso. Per il momento DEM LEANING.
Ora il Wisconsin. Quest'anno si è svolta la "recall election", in cui il governatore republicano Scott Walker è stato riconfermato. L'ultimo sondaggio disponibile dà Walker avanti di 7 punti (50-43). Per il momento REP LEANING.
Ci spostiamo in Michigan. Qui nel 2010 vinse di circa 20 punti il republicano Rick Snyder. L'ultimo sondaggio disponibile dà Snyder avanti di soli 6 punti, per 46 a 41 . Per il momento REP LEANING, ma non escludiamo colpi di scena.
Ora in Iowa. Il governatore republicano Branstad, che nel 2010 vinse di 10 punti, ora è avanti di 9 punti , con il 49% contro il 40% di un ipotetico democratico. Il suo tasso di approvazione è molto alto. Per ora diciamo REP LIKELY.
In Connecticut il governatore democratico Malloy (il cui tasso di approvazione è alto) si trova avanti a un generico republicano di ben 11 punti (48-37) . Per il momento diciamo DEM LIKELY.
Ora in Nevada. Nel 2010 vinse di oltre 10 punti il republicano, ispanico, Brian Sandoval.L'ultimo sondaggio della PPP dà Sandoval avanti di 23 punti contro un democratico generico, per 55% a 32%. Senza ombra di dubbio REP SOLID.
Ci spostiamo in Colorado. Qui nel 2010 vinse nettamente il democratico Hickenlooper. L'ultimo sondaggio disponibile dà Hickenlooper avanti di ben 29 punti, per 55% a 26%. Senza ombra di dubbio DEM SOLID.
Ora in Minnesota. Il governatore in carica, il democratico Mark Dayton, è avanti di 13 punti su qualsiasi sfidante republicano (51% a 38%). Per il momento diciamo DEM SOLID .
Ci spostiamo in Georgia, dove il governatore republicano Nathan Deal è avanti di 4 punti sul democratico John Barrow (44% a 40%), di 8 punti su Jason Carter (46% a 38%), e di 7 punti su Kasim Reed (47% a 40%). Per ora diciamo REP LEANING.
Ora in Oregon. Qui la PPP ha testato tre sfide dirette tra il governatore democratico uscente, John Kitzhaber , e tre potenziali sfidanti republicani. Kitzhaber ha 15 punti di vantaggio su Allen Alley, 19 su Bruce Hanna, 22 su Bruce Starr , 9 su Greg Walden e 5 su Gordon Smith. Per il momento DEM LIKELY.
Per quanto riguarda il New Jersey, vi proponiamo sondaggi di diverse case sondaggistiche su diverse sfide tra il governatore republicano Chris Christie. Premettiamo che, per un sondaggio PPP sulle primarie democratiche del NJ, è avanti Cory Booker di 23 punti su Richard Codey.
Per la PPP , Christie è avanti di 14 punti su Booker (50% a 36%), di 22 su Codey (53% a 31%), di 40 su Barbara Buono (60% a 40%), di 36 su Bruce Springsteen (61% a 25%) e di 37 su Steve
Sweeney (57% a 20%).
Per la Quinnipiac, Christie è avanti di 18 punti su Booker (53% a 35%), di 27 su Codey (57% a 30%)e di 38 su Barbara Buono (61% a 23%).
Invece per Rutgers, Christie è avanti di 19 punti su Booker (53% a 34%), di 25 su Codey (56% a 31%), di 38 sulla Buono (60% a 22%).
Per ora , senza ombra di dubbio, dato che il distacco con il favorito delle primarie è compreso tra i 14 e i 19 punti, diciamo REP SOLID.
Infine la Virginia. Il governatore uscente republicano McDonnell non si ricandiderà e quindi si svolgeranno le primarie anche nel Gop. Il favorito per assoluto è Ken Cuccinelli, Ministro della Difesa della Virginia (Attorney General in inglese). L'ultimo sondaggio della Quinnipiac dà McAuliffe, democratico favorito per la nomina a candidato governatore, avanti di 4 punti su Cuccinelli. Per il momento TOSS-UP.
Per oggi è tutto, appuntamento a sabato prossimo!
kri
seguimi su twitter.com/kri_america
Vedi anche: