Le elezioni politiche canadesi hanno portato, come previsto, ad un vero terremoto politico, ma con risultati e forme decisamente inattese.
I sondaggi della vigilia hanno mostrato di sottostimare il peso dei Conservatori, dati agli stessi livelli del 2008, se non in arretramento, e sovrastimato invece i risultati dei Liberali e del Blocco Quebec. Le origini di questo fenomeno sarebbero da ricercare nell'affluenza alle urne: le alte percentuali di partecipazione nei giorni di pre-apertura dei seggi avevano lasciato intendere che queste elezioni avrebbero invertito la progressiva disaffezione alle urne dei canadesi emersa negli ultimi decenni, invece dai primi rilevamenti risulta che l'affluenza alle elezioni del 2011 è stata pari o appena superiore a quella del 2008, la consultazione con il tasso di partecipazione più basso della storia canadese.
Questa fuga dai seggi elettorali ha indubbiamente favorito i Conservatori, che infatti hanno vinto le elezioni con un solidissimo vantaggio
I Conservatori agguantano un inaspettato e clamoroso trionfo elettorale, non solo vincono le elezioni incrementando le percentuali di voto, ma spezzano la "maledizione" dei governi di minoranza, preparandosi a varare il primo esecutivo dotato di una solida maggioranza parlamentare dal 2004.
Co-trionfatori della consultazione sono i New Democrats (ed il loro leader, Jack Layton) divenuti secondo partito nazionale e soppiantando i Liberali come principale forza di opposizione.
I Liberali, appunto, affrontano la loro ora più buia, la sconfitta è totale, non solo subiscono il crollo nelle percentuli di voto, ma perdono città e province considerate loro roccaforti storiche, come la capitale Toronto; è facile prevedere per il partito pesanti sconquassi interni nei prossimi mesi.
Peggio di loro va (solo) al Gruppo Quebec, che passa dagli usuali 45/50 seggi delle passate elezioni agli attuali 4, riducendosi da influente forza parlamentare a piccolo movimento di rappresentanza. Il leader del partito, Gilles Duceppe, all'apprendere dei risultati elettorali ha rassegnato le sue dimissioni.
I Verdi, pur perdendo alcuni punti percentuali, ottengono un grande risultato simbolico, riuscendo per la prima volta nella loro storia ad ottenere un seggio alla Camera, assegnato alla leader del partito, Elizabeth May.
L'analisi dei collegi elettorali indica che i Conservatori sono andati vicinissimi a raggiungere "l'impossibile traguardo" dei 74 seggi nell'Ontario (totalizzandone appena uno in meno ), e sfiorando addirittura l'en pelin nell'Alberta.
In Quebec, invece, si è assistito al dilagare dei New Democrats, a tutto discapito del Blocco Quebec, che potendo contare solo su questa regione per i suoi risultati elettorali, ne è stato completamente travolto.
I Conservatori, con il loro leader Stephen Harper, possono ora aspirare (con ottime possibilità di successo) ad una legislatura quadriennale completa.
Enrico C.
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