A Bologna sembrano non esserci troppi problemi per la Ferrari, che domina il circuito percorrendo 51 km. Arranca invece la Red Bull che su questa pista non ha mai trovato una giusta configurazione fermandosi ad appena 33 km. Molto più staccata la Mclaren (solo 8km) seguita da una non troppo pimpante (dato il circuito favorevole) Force India che si ferma a 5 km.
Discorso molto simile per il circuito di Torino dove la Ferrari conduce con 49,5 km percorsi (ricordo che ne servono 50 per non dover disputare la seconda gara), seguita dalla Red Bull (37 km). Anche qui, molto staccati, la Mclaren con 7 km percorsi e la Force India che ricalca i valori passati fermandosi dopo 4 km.
La situazione, invece, è molto diversa se si considera il circuito cittadino di Milano. Qui in testa abbiamo la Red Bull con ben 48 km percorsi (accreditandosi grosse possibilità di vittoria nella ripetizione della corsa), seguita dalla Ferrari distanziata di 8 lunghezze (40 km). Anche qui la McLaren percorre circa 7 km, mentre il giovanissimo pilota della Force India ne percorre 3, ottenendo un buon risultato.
All'ombra del Vesuvio, invece il risultato è ancor più complesso. A Napoli infatti nessuno supera il traguardo dei 40 km. La Red Bull si ferma subito prima (39 km), mentre la Ferrari è costretta ad un misero risultato, 22 km, dato che è stata per lungo tempo dietro la Toro Rosso (21 km) perdendo così del tempo prezioso. Sul finale però, è riuscita a sorpassare ed a prendere un leggero vantaggio che le consentirà di partecipare alla gara due contro la Red Bull. Come negli altri circuiti la McLaren si ferma a 7 km e la Force India a 4, insidiata dalla Lotus (che da diversi meccanici provenienti da un paesino in provincia di Benevento) che anch'essa si ferma a 4 km.
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