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Ecco il post tratto da youtrend.it
Occhio ai colori!
I numeri di un vaticanista spesso ospite in tv, il napoletano Tonio Arcinoto, raccontano di una corsa leggermente più ravvicinata di quella fotografata un paio di settimane fa.
In testa sarebbe sempre il bonario cardinale di Piacenza, forte del sostegno di 34-35 cardinali, anche se il più temibile tra i suoi avversari, l’indomito prelato pelato di Monza e Brianza, sarebbe in crescita e avrebbe raggiunto la soglia psicologica dei30 voti in Conclave.
Nel dettaglio, i conteggi dell’Istituto Pastorale Reliquie attribuiscono 29-30 preferenze direttamente al leader progressista piacentino, 4 al suo principale alleato (l’anticonformista arcivescovo di Bari) e 1 agli altri porporati confederati. Totale, appunto, 34-35.
Il capo indiscusso del fronte conservatore, invece, otterrebbe direttamente il sostegno di21 grandi elettori, 5 andrebbero al suo maggiore alleato (l’arcivescovo di Varese che indossa sempre uno zuccotto verde), 1,8 alla Congregazione dei fratelli, 1,2 aivescovi meridionalisti e appena 1 ai prelati più a destra.
Fuori dai due poli principali va molto forte lo spassoso camerlengo di Genova, che raccoglie il consenso di ben 17 cardinali, staccando le truppe dello schieramento che fa capo al sobrio e rigoroso cardinale milanese già nunzio apostolico a Bruxelles, fermo a 10-11 cardinali (di questi, 8 sostengono direttamente lui e 2 preferiscono ilbrizzolato e devotissimo arcivescovo di Bologna). Proprio intorno ai 4 porporati, la quota minima per entrare alla Camera papale, starebbe il candidato siciliano, vale a dire l’inquisitore del Sant’Uffizio di Palermo, mentre l’appariscente ecclesiarca torinese sarebbe sempre sotto le 2 preferenze.
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