giovedì 1 luglio 2010
Le nuove stelle della politica italiana - Maurizio Lupi
E se fosse lui il cavallo vincente a cui aggrapparsi per vincere la sfida di Milano? Sarà forse fantapolitica ma quello di Maurizio Lupi è uno dei nomi più gettonati nel Pdl nel caso in cui si decidesse di puntare su una candidatura totalmente inedita finalizzata a confermare il comune meneghino. Nato a Milano nel 1959, il passionario Maurizio si dedica all’attività sociale fin da giovane. E’ l’adesione a Comunione e liberazione a segnare la sua vita, a partire dall’amicizia con don Luigi Giussani, rafforzata negli anni dell’università. Dopo aver completato nel 1978 il liceo scientifico e conseguito la laurea in Scienze politiche presso l’Università Cattolica del Sacro cuore di Milano con una tesi dal titolo “L’introduzione del sistema editoriale integrato nel giornalismo quotidiano”, approda al mondo del lavoro prima come assistente personale dell’amministratore delegato del settimanale "Il Sabato", in seguito come capo ufficio stampa e responsabile pr della Fiera di Milano per poi essere nominato amministratore delegato di Fiera Milano congressi nel 1994. Iscritto all’ordine dei giornalisti della Lombardia dal 1984 come giornalista pubblicista, il deputato azzurro è inoltre socio della Federazione relazioni pubbliche italiane dal 1990. Dal 1989 il fervente attivista ciellino si occupa dello Smau come membro del consiglio di amministrazione. L’avventura politica inizia nel 1993 in concomitanza con le elezioni comunali di Milano. Cuore e passione portano l’ambizioso Maurizio a centrare l’obiettivo. Il neo consigliere riveste per tre anni la carica di vicepresidente dell’assise municipale. Nel 1996 diventa presidente della commissione Urbanistica mentre nel 1997 viene scelto dal sindaco Gabriele Albertini in qualità di assessore allo Sviluppo del territorio, edilizia privata e arredo urbano. La tenacia nell’azione amministrativa e il consenso guadagnato strenuamente in anni di duro lavoro proiettano l’assessore della giunta meneghina sul palcoscenico nazionale. A notarlo è Silvio Berlusconi in persona, che lo sceglie come candidato nelle liste di Forza Italia in occasione delle elezioni politiche del 2001. L’esponente azzurro non delude le aspettative e conquista il seggio numero 15 della Camera dei deputati. Appena entrato a Montecitorio, viene eletto capogruppo di Forza Italia nella commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici. In seguito l’onorevole Lupi assume anche l’incarico di responsabile nazionale del dipartimento Lavori pubblici e territorio del soggetto politico fondato da Berlusconi, poi diventato Organizzazione territoriale del partito. Il cambio di maggioranza e l’insediamento di Romano Prodi a Palazzo Chigi portano ad un rinnovamento degli equilibri politici. L’ex capogruppo della commissione Ambiente, rieletto nella circoscrizione Lombardia 1, diventa dunque parlamentare d’opposizione. Nel frattempo viene nominato commissario provinciale a Parma. Terminata l’esperienza prodiana e mandato a casa il fragile governo di centrosinistra, il dirigente azzurro torna a sedere sui banchi della maggioranza. Ad inizio legislatura viene eletto vicepresidente della Camera. Un ruolo istituzionale di primo livello che lo porta ad arbitrare le infuocate riunioni di Montecitorio in sostituzione di Fini. Fondatore dell’intergruppo parlamentare per la sussidiarietà, l’esponente Cl è inoltre promotore, assieme ad Ermete Realacci, della proposta di legge sui piccoli comuni nonché della nuova legge sui principi di governo del territorio. In questa legislatura è presidente del comitato per la comunicazione esterna, del comitato per la sicurezza e della commissione esaminatrice del premio intitolato alla memoria di Ilaria Alpi e Maria Grazia Cutuli. Il parlamentare pdiellino è inoltre membro della commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici. Ma il novero degli incarichi parlamentari assunti dall’astro nascente del Pdl non finisce qui : oltre ad essere infatti membro della commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, è anche membro della sezione giurisdizionale dell’Ufficio di presidenza. Intramontabile la passione per la corsa e l’attività sportiva, testimoniata dalla fondazione del “Montecitorio marathon road runners club”. Fede e militanza politica si mischiano nella carriera politica di uno degli esponenti politici più vicini al presidente del Consiglio fin dai tempi in cui esisteva ancora Forza Italia. Volto disteso, linguaggio chiaro e preciso, Maurizio Lupi è fra i rappresentati del centrodestra più presenti in tv e sui giornali, dove si batte in difesa delle leggi e delle decisioni intraprese dal governo. Di recente è stato protagonista di un duro botta e risposta in diretta televisiva. Sono già passate alla storia le immagini dello scontro che ha visto Maurizio Lupi e Daniela Santanchè confrontarsi senza mezzi termini con i finiani Urso e Bocchino nel corso di una rovente puntata de “L’ultima parola”, il talk show politico condotto da Gianluigi Paragone. Intanto il nome del numero due di Montecitorio aleggia sulle comunali del prossimo anno. Al momento sembra scontata la riproposizione del sindaco uscente Letizia Moratti ma non mancano dubbi ed interrogativi. In base alle ultime indiscrezioni, per il primo cittadino del capoluogo lombardo potrebbero spalancarsi le porte di amministratore delegato dell’Expò. Nel caso in cui quella che al momento appare una semplice indiscrezione diventasse realtà, il Pdl dovrebbe trovare un nuovo candidato. A figurare fra gli aspiranti inquilini di Palazzo Marino, infatti, compare proprio l’ex amministratore delegato della Fiera di Milano. Avversari e alleati sono avvisati. C’è da scommettere che nei prossimi mesi la domanda sarà sulla bocca di tutti : toccherà dunque ad uno dei maggiori e più apprezzati esponenti di Comunione e liberazione mantenere alta la bandiera del centrodestra nella storica roccaforte berlusconiana?
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