PDL 29,2% (+0,6%)
LEGA NORD 11,9% (-0,2%)
LA DESTRA 1,3% (+0,1%)
Totale cdx 42,4% (+0,5%)
UDC 5,9% (-0,1%)
API 1,1% (+0,1%)
MPA 0,9% (+0,1%)
FLI 6,1% (-0,6%)
Totale centro 14% (-0,5%)
PD 24,9% (-0,1%)
IDV 6,2% (-0,1%)
SEL 4,3% (-0,1%)
RAD 1,1% (INV)
PSI 0,8% (+0,1%)
VERDI 0,7% (INV)
Totale Csx 38% (-0,2%)
FED.SIN. 2% (+0,1%)
M5S 2,5% (INV)
Altri 1,1% (+0,1%)
Dopo lo scossone iniziale dovuto alla nascita del movimento di Fini, assistiamo ora a delle scossette di assestamento con il prevedibile rientro di qualche voto nella coalizione capeggiata da Berlusconi. In particolare ne trae vantaggio il pdl che si riporta sopra quota 29%. La Lega rimane su % altissime ma perde, rispetto allo scorso rilevamento, due decimi scendendo sotto il 12%.
Fli perde poco più di mezzo punto, mentre gli altri partiti che dovrebbero (probabilmente) comporre il terzo polo in caso di elezioni rimangono pressochè stabili.
Il centrosinistra non sembra trarre giovamento dalle divisioni interne al centrodestra: infatti la coalizione di sinistra (teniamo per ora fuori la FdS che si apprezza leggermente) retrocede di un paio di decimi fermandosi a quota 38%, ben 4,4 punti sotto la coalizione berlusconiana. Quest'ultima vincerebbe, se si votasse domani, abbastanza facilmente alla camera mentre al senato la presenza di un forte terzo polo potrebbe determinarne il blocco, impedendo il governo al cdx a meno di un accordo con il trio Fini-Rutelli-Casini.
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